ISTITUTO di pratiche teatrali per la cura della persona

Il teatro nasce dalle pratiche catartiche e di cura. Da sempre impiega le proprie tecniche oltre lo spettacolo: lo psicodramma, la musicoterapia, la danza come antidoto alla nostra vita statica, l’animazione nelle periferie più degradate, sono consuetudini diffuse e ormai popolari.

Si impiega la narrazione in campo medico e il gioco teatrale nella gestione delle disabilità.

Tutte queste azioni si fondano sulla consapevolezza di sé, degli altri, del tempo e dello spazio, che è alla base del teatro di ogni tempo.

Oggi c’è molta più gente che fa teatro, che danza, di quanta non vada a vederli teatro e danza. Grandi registi e grandi attori hanno ispirato queste strade del teatro da più di un secolo. E oggi accade che molti artisti non percepiscano più l’azione sociale come un dovere civile o una benevola elargizione. Il coinvolgimento del cittadino, della persona, nel lavoro artistico è ormai la poetica di molti attori, drammaturghi, registi.

Il nostro presente tecnologico produce forme a getto continuo: l’arte non è più solo creazione di forme ma anche e soprattutto inclusione. L’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona nasce per comprendere questa articolazione del teatro.

L’ISTITUTO svolge la propria attività dal 2017. Laboratori, seminari, performance e “ambienti” dedicati alla cittadinanza e all’inclusione sociale si sono moltiplicati in diversi luoghi di Torino e della regione. L’ISTITUTO DI PRATICHE TEATRALI PER LA CURA DELLA PERSONA è un settore del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. L’attività dell’ISTITUTO è sostenuta dalla Regione Piemonte e dalla Compagnia di San Paolo, oltre che dal Circolo dei Lettori di Torino, dalla Cooperativa CMC/Nido di Ragno di Valenza, dalla Cooperativa Sociale Dedalus di Napoli, dalla Fondazione Altamane di Roma, da Con I Bambini Impresa Sociale di Roma, Film Commission Torino Piemonte.

L’origine dell’ISTITUTO è nelle esperienze di Gabriele Vacis, Roberto Tarasco, Antonia Spaliviero e dal vasto gruppo di collaboratori che li hanno seguiti in questi anni. Dalle varie edizioni di “Schiera”, metodo di allenamento all’attenzione, ai laboratori che sono confluiti nel film “La paura siCura”, dalle pratiche con i disabili fisici e psichici fino al progetto realizzato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, la Regione Piemonte e il Teatro Stabile di Torino “Cerchiamo Bellezza” nel 2013.


Nei primi 3 anni di attività l’ISTITUTO ha incontrato
2.000 PARTECIPANTI CON I LABORATORI D’INCLUSIONE E VIDEOCOLLOQUI
1.500 ALLIEVI DELLE SCUOLE SUPERIORI e delle UNIVERSITÀ DI TORINO E DEL PIEMONTE,
di NAPOLI, di VENEZIA, di PADOVA, di REGGIO EMILIA, di GENOVA.
4.000 PERSONE COINVOLTE IN CONFERENZE, SEMINARI ED EVENTI.
6.000 SPETTATORI PER LO SPETTACOLO “CUORE/TENEBRA”.
5.000 SPETTATORI PER L’OPERA “SERSE” a Reggio Emilia, Modena e Piacenza.

In questi primi tre anni di attività sono state incontrate realtà sociali, pedagogiche e sanitarie dell’area metropolitana, regionale e nazionale:

– Scuole superiori coinvolte in laboratori e nello spettacolo “Cuore/Tenebra” come il Liceo D’Azeglio (Torino), Istituto Boselli (Torino), Liceo Gobetti (Torino), Istituto Russel Moro (Torino), Primo Liceo (Torino), Istituto VIII Marzo (Settimo Torinese), Istituto Majorana (Moncalieri) e Convitto Carlo Alberto (Novara).

– Nei Laboratori previsti nell’anno scolastico 2019/2020: Istituto Professionale Grandis (Cuneo), Istituto Turistico Alberghiero Giolitti (Torino), Liceo Scientifico Gobetti (Torino), Convitto Nazionale Umberto I (Torino), Liceo Scientifico Monti (Chieri), Istituto Professionale Vittone (Chieri), Istituto Boselli (Torino), Liceo Alfieri (Torino) . 

– Sono inoltre previsti weekend AWARENESS TIME, che prevedono il coinvolgimento di associazioni e gruppi informali che desiderano utilizzare lo strumento del teatro come inclusione sociale e integrazione: Istituto Sociale dei Gesuiti (Torino), Associazione Solidarietà Giovanile (Torino), Oratorio San Luigi (Torino), Associazione Cristallo (Moncalieri), Centro Diurno Colombetto (Moncalieri).   

– Associazioni e cooperative sociali coinvolte in laboratori e video colloqui: Casa Oz (Torino), MAMRE (Torino) Atypica (Collegno), Casa del Quartiere di San Salvario (Torino), Almateatro (Torino), Istituto Kuvalayananda – Istituto di Psicosomatica e Yoga Integrale (Torino), Terra mia (Torino), Associazione Solidarietà Giovanile (Torino), Comunità Minori Santa Lucia (Novara), Teatro degli Acerbi (Asti), Fabbrica delle Meraviglie (Villanova d’Asti);

– le realtà istituzionali incontrate: Ospedale Regina Margherita (Torino), Rete Oncologica del Piemonte (Torino), Moncalieri Comunità (Moncalieri), ASLTO4 Centro Diurno (Settimo Torinese), CRI Centro Fenoglio (Settimo Torinese) e ASLTO5 Distretto sanitario (Carmagnola).

Durante gli eventi e incontri laboratoriali sono stati invitati a dare il loro contributo teorico e pratico diversi ospiti del mondo culturale e sociale, tra cui Abdullahi Ahmed, Mauro Berruto, Pietro Buffa, Aldo Cazzullo, Lella Costa, Alessandro D’Avenia, Maurizio Ferraris, Suor Giuliana Galli, Marco Lodoli, Enrico Palandri, Domenico Quirico, Remo Rostagno, Benedetta Tobagi, Marco Vacchetti, Enrico Galiano, Pablo Trincia, Don Domenico Cravero, Davide Demichelis, Adramet Barry, Stefano Masotti, Frate Stefano Luca, Fabio Giommi.

Infine sono stati tenuti interventi all’interno di seminari nazionali e internazionali, quali Festival dell’Europa solidale (Settimo Torinese, Ventotene), Social Festival Animazione sociale (Torino, Bari), EASTAP – European Association for the Study of Theatre and Performance (Parigi), Teatro India (Roma), Teatro dell’Argine (Bologna), Poiesis Centro Clinico / IPSIG (Torino), Risvegli/Festival Scienza e Cultura (Padova), Festival delle Arti Espressive (Torino), TerraMadre (Torino), Walk on water (Venezia), FuoriNorma (Brescia), Ateatro (Milano), Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano), Sapienza Università (Roma), IUAV (Venezia), Università degli Studi (Padova), Università degli Studi (Genova), Università degli Studi (Bologna), Zerofavole (Reggio Emilia), Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.