Prove di eremitaggio

di Fabio Barovero
fotografie e video di Alex Majoli
testi e voce recitante Franco Arminio
piano, elettronica e conduzione Fabio Barovero
violino, viola Simone Rossetti Bazzaro
luci Giorgio Salimeni

produzione Nidodiragno/CMC

Sinossi

Le Prove di eremitaggio sono un tentativo di allontanarsi da tutto per avvicinarsi a tutto, un concetto che appartiene ai mistici, ai santi.

È la condizione fondamentale dell’eremita.
Una figura apparentemente difficile da inserire nella contemporaneità, perché ci costringe a pensare al passato (gli eremiti nel deserto, nel medioevo, i santoni rifugiati nelle grotte).

Ma “allontanarsi da tutto per avvicinarsi a tutto” è una necessità anche di oggi, un’esigenza spirituale che non trova accoglienza nei tradizionali luoghi di culto, e anche una condizione sempre più sotto minaccia in quest’epoca, considerato il fatto che “nel mondo contemporaneo e tecnologizzato presto non ci sarà alcuno che potrà rifugiarsi da qualche parte nella speranza di non essere spiato.”
(Z. Bauman).


Alex Majoli, Fabio Barovero e Franco Arminio, (rispettivamente fotografo, musicista e poeta) hanno portato in scena in un unico spettacolo una specie di incontro diretto con il pubblico, un report di viaggi, il cuore messo a nudo di quella loro comune attitudine indispensabile: “allontanarsi da tutto per avvicinarsi a tutto”.
Nel corso del primo lockdown del 2020 in seguito alle ristrettezze per la pandemia da Covid-19 abbiamo provato tutti – costretti – il significato di isolamento, ma non una libera esperienza eremitica.
Molti di noi hanno sperato all’inizio della pandemia in un buon uso della sventura collettiva in corso. Ci è apparso chiaro dopo l’estate che quel fervore civile era sbiadito, che il tema di cambiarci grazie al dolore era smarrito.
Ma qualcuno ha scritto che quando il pericolo è più grande arriva ciò che salva. A dispetto dell’apparenze, il bene è ancora possibile e la contentezza può resistere ad ogni umiliazione.
La contentezza ci salverà se ci batteremo per salvarla. Ora abbiamo bisogno di raggiungere la platea in modo inedito, rigenerativo.
Vorremmo far sentire il fiato sul collo al pubblico, il respiro negato, un soffio vitale.

Come fanno a convivere il video di una donna che prega in mezzo ai reporter di mezzo mondo all’ indomani della strage del Bataclan a Parigi, un viaggio con il poeta Franco Arminio tra le case nuove già abbandonate di un paese irpino, le prime istantanee catartiche di una Sicilia spiazzata e spiazzante che si cala nell’emergenza Covid?

Sullo schermo scorre un flusso di immagini dei video e delle fotografie di Alex Majoli, che ci costringe a guardare il mondo come “sospeso tra teatro e realtà”.
Allo stesso tempo, il linguaggio fotografico si unisce alla musica creando una dimensione liturgica dello sguardo eremitico sul mondo.

Video promo
Tournée

Gardone Val Trompia (BS) – Cinema Teatro Inzino, 22/10/22

Rittana (CN) – Località Paraloup (Festival Borgate dal vivo), 13/08/22

Torino – OGR / Biennale Democrazia, 8/10/2021

Pula (CA) – Festival ‘La notte dei poeti’ c/o Ex Municipio, 18/07/2019

Sanremo (IM) – Santa Brigida, 8/12/2018

Sant’Agata B.se (BO) – Teatro Bibiena, 6/12/2018

Cotignola (RA) – Teatro Binario, 5/12/2018