SUPPLICI

di Euripide
traduzione di Maddalena Giovannelli e Nicola Fogazzi
drammaturgia a cura di Gabriele Scotti
regia di Serena Sinigaglia
con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin
cori a cura di Francesca della Monaca
scene di Maria Spazzi
costumi di Katarina Vuckevic
luci di Alessandro Verazzi
assistente alla regia Viginia Zini
assistente alle luci Giuliano Almerighi
musiche e sound design Lorenzo Crippa
movimenti scenici e training fisico Alessio Maria Romano
assistente al training Simone Tudda

co-produzione Nidodiragno/CMC – A.T.I.R – Fondazione Teatro Due Parma
con il sostegno di NEXT ed. 2021/22 progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
in collaborazione con Cinema Teatro Agorà, Cernusco sul Naviglio (MI)

Sinossi


“Formidabile la regia di Serena Sinigaglia” e “potenti, travolgenti, rigorose in ogni passaggio le interpreti”: così la motivazione del Premio della Critica che l’ANCT ha assegnato per il 2022 a Supplici.
Serena Sinigaglia parte, ancora una volta, dal teatro classico per indagare e raccontare il nostro presente. Scrive, infatti, nelle note di regia: “classico e contemporaneo si riguardano, si specchiano l’uno con l’altro, si nutrono a vicenda. Come tradizione e innovazione”.
Il crollo dei valori dell’umanesimo e il prevalere della forza: sono i temi che emergono da Le supplici di Euripide per ritrovarsi, intatti, tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo.
Le supplici, le sette madri degli eroi uccisi presso le porte di Tebe, giungono ad Atene per implorare Teseo affinché recuperi i cadaveri dei vinti, anche a costo di dichiarare guerra a Tebe.

Video

Ma nell’opera di Euripide il dolore e la pietà delle madri che hanno perso i figli, quello di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con la riflessione politica, rendendo questa tragedia un unicum per l’antichità.
A restituirlo, sulla scena, sette attrici di grande intensità, legate alla Sinigaglia da un lungo sodalizio artistico (Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Deborah Zuin), che interpretano il coro delle supplici ma anche, di volta in volta, i diversi personaggi della tragedia.

Note di regia

Amo i classici da sempre.
Con essi imparo cos’è il teatro e cos’è l’essere umano.
Con i contemporanei imparo a conoscere la realtà presente e l’epoca in cui vivo.
Insomma classico e contemporaneo si riguardano, si specchiano l’un con l’altro, si nutrono a vicenda.
Come tradizione e innovazione.
Da anni voglio affrontare “Le supplici” di Euripide: adesso è arrivato il momento di farlo.
Il crollo dei valori dell’umanesimo, il prevalere della forza, dell’ambiguità più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono da questo testo per ritrovarsi intatti tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo. È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio.
La democrazia ateniese fa acqua da ogni parte, contraddice i suoi stessi valori, è populismo che finge di affermare i sacri valori de lla libertà. È manipolazione a tratti persino grossolana, si chiama democrazia ma assomiglia troppo ad un’oligarchia.
Sembra lo strumento migliore per scansare le responsabilità e restare ad ogni costo sempre e comunque impuniti. È la legge del più forte, anche se apparentemente garantisce spazio e parola a tutti.

Le supplici sono le sette madri degli eroi uccisi presso le porte di Tebe. Giungono ad Atene per implorare Teseo: recuperi i cadaveri dei vinti, dei figli uccisi, a costo di fare guerra a Tebe che non li vuole restituire.
Tebe sotto la tirannide di Creonte, Atene sotto la democrazia di Teseo.
Ancora una volta una stranezza: può essere la democrazia in mano ad una persona sola?
Non è una contraddizione in termini?
Il discorso tanto caro a Euripide, che parla di pacifismo e amore tra i popoli, di dolore e di pietà di queste madri che hanno perso i figli, di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con un sottile ragionamento politico, capace di rendere questa tragedia un unicum per l’antichità.

Sette madri, sette attrici: Mariangela Granelli, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Deborah Zuin.
Queste attrici straordinarie, a cui mi lega un lungo sodalizio artistico, interpreteranno dunque il coro delle supplici e saranno anche, di volta in volta, i diversi personaggi della tragedia: Teseo, l’araldo tebano, Etra, Adrasto, il messaggero, il coro dei bimbi, Atena.
Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo.
Che siano le donne a compiere questo viaggio di ricostruzione e conoscenza mi è parso necessario
e naturale.
La nuova traduzione sarà affidata a Maddalena Giovannelli, grecista con la quale collaboro da tempo.
I cori cantati dal vivo vorrei fossero curati da Francesca Della Monica.
Le scene saranno di Maria Spazzi.
Una produzione ATIR, in coproduzione con Nidodiragno/CMC che comincia adesso e vedrà la luce nel 2022.
Serena Sinigaglia

Parma – Arena Shakespeare Teatro Due, 14 luglio 2022 (prima nazionale)

Nora (CA) – Teatro Romano / XL Festival La Notte dei Poeti, 16 luglio 2022

Urbisaglia (MC) – Anfiteatro Romano / Festival TAU, 21 luglio 2022

Sarsina (FC) – Plautus Festival, 23 luglio 2022

La Spezia – La Spezia Estate Festival, 24 luglio 2022

Segesta (TP) – Teatro Antico, 5 e 6 agosto 2022

Tindari (ME) – Tindari Festival, 7 agosto 2022

Osoppo (UD) – Tiere Teatro Festival / Fonte di Osoppo, 30 agosto 2022

Monza – Teatro Binario 7, 14 e 15 gennaio 2023

Foligno (PG) – Auditorium San Domenico, 17 gennaio 2023

Mirano (VE) – Teatro Comunale, 19 gennaio 2023

Schio (VI) – Teatro Civico, 20 gennaio 2023

Locarno (CH) – Teatro di Locarno, 24 e 25 gennaio 2023

Bergamo – Teatro Sociale, 26 e 27 gennaio 2023

Grosseto – Teatro degli Industri, 3 e 4 febbraio 2023

Lecco – Teatro Palladium, 8 febbraio 2023

Saluzzo (CN) – Teatro Magda Olivero, 9 febbraio 2023

Tortona (AL) – Teatro Civico, 10 febbraio 2023

Milano – Teatro Carcano, dal 14 al 19 febbraio 2023

Mondovì (CN) – Teatro Bertola, 22 febbraio 2023

Como – Teatro Sociale, 23 e 24 febbraio 2023

Bologna – Teatro dell’Argine, 25 febbraio 2023

Stoccarda (Germania), 7 e 8 giugno 2023

Galleria fotografica

foto di Serena Serrani