S’è fatto tardi molto presto
Il tempo nella poesia, nella scienza e nella canzone
con Maria Amelia Monti
pianoforte e voce Massimiliano Gagliardi
parrazione Edoardo Erba
produzione Nidodiragno/CMC
Sinossi
Attraverso un diario semiserio, uno scrittore appassionato di fisica (Edoardo Erba) racconta la sua difficoltà nel comprendere i nuovi concetti che riguardano il tempo e a intuirne le implicazioni nella vita reale.
La narrazione, fatta di brevi flash pieni di umorismo, ha il compito di introdurre un’emozionante selezione di poesie contemporanee lette da Maria Amelia Monti.
Divisi in gruppi, i componimenti, oltre ad impreziosire i temi proposti dal narratore, rappresentano una panoramica della scrittura poetica attuale, soprattutto dagli anni ’80 in poi.
Quando si parla di poesia contemporanea, si pensa di solito ad una poesia che contemporanea non è più, ovvero quella novecentesca di Montale, di Quasimodo, di Neruda, di Pessoa, di Eliot…
Attraverso il tema del Tempo, lo spettacolo apre invece uno sguardo su autori più attuali, molti dei quali viventi, dando rilievo a voci importantissime e tuttavia ancora poco conosciute o poco lette.
La scelta delle poesie comprende artisti come Handke, Szymborska, Ceronetti, Viviani, Cavalli, Lamarque, Marcoaldi, Catalano, Sanguineti, Anne Stevenson, Dimitrova e De Alberti.
Lo stile anticonvenzionale di lettura di Maria Amelia Monti, le rende praticabili, fruibili, assolutamente vive e vicine.
Ciascun quadro poetico si conclude con una canzone, sempre a tema, interpretata dal maestro Massimiliano Gagliardi.
I brani scelti tra una selezione di autori straordinari come De Gregori, Dalla, Califano, Testa, Tenco, Battiato, Negramaro, Fossati, arricchiscono la riflessione grazie alla raffinatezza dei testi e alla impareggiabile capacità di coinvolgimento emotivo della musica.