COLLOQUI D’AMORE

dalle Supplici di Eschilo alle parole dei migranti (Progetto Cuore)
con la partecipazione della Comunità Migranti
a cura di Gabriele Vacis
scenofonia Roberto Tarasco
coordinamento Andrea Ciommiento
distribuzione CMC/Nidodiragno
produzione Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona

Sinossi

Gabriele Vacis ci prende per mano approdando al presente grazie alla preziosa eredità del passato, con una narrazione senza tempo, sempre straordinariamente attuale. Il dramma Supplici di Eschilo mette in scena la difficile decisione della città di fronte alla richiesta di asilo di chi fugge dalla guerra, dalla fame, dalla carestia. Già Eschilo 2500 anni fa affronta e risolve positivamente, nel segno del bene comune, le inquietudini di migranti e cittadini.

“Colloqui d’Amore” è lo scenario in cui le parole antiche di Eschilo e i racconti dei migranti del nostro tempo acquistano una nuova vitalità. E così il racconto teatrale si fa orazione civile e riflessione collettiva. I Colloqui d’Amore sono storie, idee e
pensieri. Progetti comuni. Confronto 
dialettico aperto al pubblico. Un tempo 
e uno spazio con regole molto precise.


Questi nostri confronti pubblici si
chiamano Colloqui d’Amore perché in
fin dei conti si tratta, ancora una volta,
di partire dalla vecchia pratica del film di Pasolini. Ma anche perché il confronto dialettico ormai genera solo discussione, contrasto e comizi d’odio. Si tratta quindi di riportare in vita ciò che è stato dimenticato ovvero l’antica pratica teatrale che è la meditazione sociale. L’obiettivo è quello di sostituire lo scontro dialettico con la narrazione.