IL RUGGITO DEL MOLLUSCO
melodramma musicale antidepressivo

scritto da Alessio Tagliento e Gianmarco Pozzoli

con Gianmarco Pozzoli, Enrico Ballardini e Riccardo Dell’Orfano
musiche di Enrico Ballardini
regia Marco Rampoldi


co-produzione CMC/Nidodiragno
 | Rara

Sinossi

Sono Giamma. Dopo il divorzio mi sono rinchiuso in un bilocale che non mi somiglia, paralizzato dalla routine del lamento: pizza congelata, serie TV accompagnate da un vuoto cosmico. Il rischio, dice il mio psicanalista, è quello di fossilizzarsi nel ruolo della vittima.
Sono solo. Alla stregua di un mezzo panino che ha deluso, ed è stato abbandonato all’autogrill, solo come un calzino spaiato, come una rosa lasciata a terra e urinata da un cane zoppo.
La vita ormai fa schifo. Punto.
Con questo ottimismo va in scena Il Ruggito del mollusco. Il punto di partenza del suo protagonista, il suo credo… è la sconfitta.
Ma non temete, Giamma è una forza, è un diamante caduto in disgrazia, nel catrame, ma grazie ai suoi due amici, e un po’ di trielina, tornerà presto a splendere. Riccardo ed Enrico, lo accompagnano in quello che loro vedono come un cammino di Santiago, camminare per raggiungere con fatica, la rinascita.
Giamma invece, la vede più come una Via Crucis, dove si trascina dolorante verso il malevolo destino che gli è stato assegnato, e gli amici, con il loro fastidioso ottimismo, non fanno altro che fustigarlo durante il viaggio.
Giamma è l’uomo che ha capito tutto, ma non ha voglia di farci niente.

E forse ha ragione lui: perché correre verso la felicità se la felicità è una multa che ti becchi mentre corri? Quindi si trascina in scena, proprio come un mollusco, privo di spina dorsale, senza voglia di reagire. Poi l’imprevisto: una telefonata improvvisa di ex fidanzata, che gli dice che si è lasciata e vorrebbe incontrarlo. Che fare? Rimettersi in sesto e tentare di provare di nuovo a vivere con gioia? Oppure inventarsi una scusa per declinare l’invito e tornare a marcire nella solitudine. Giamma sembra aver scelto la strada giusta!
I due amici però, nascondono un segreto che non hanno il coraggio di confessare: la settimana prossima, il fidato Riccardo ha un appuntamento con l’ex moglie di Giamma e a dargli il numero… è stato proprio l’altro apparante sodale, Enrico.
Pugnalato due volte.
Beh…anche lei va aiutata in qualche modo a riprendersi dal divorzio, no?!” Fanculo.
Ormai non mi affondate più, mi sono risvegliato. Giamma farà uno speed date lì, sul palco, con una donna del pubblico. E chissà se, tra intoppi, serenate stonate e uno shottino di whisky, non finirà a ruggire in un altro letto.
Felice. Almeno per questa notte.

Tra monologhi, dialoghi e canzoni, si racconta la meraviglia della rinascita, la benzina iniettata in un corpo dall’apparente tanatosi, che riesce a riaccendere i motori, per rimontare in sella, padrone della propria vita.
Uno spettacolo che parla a tutti quelli che nella loro vita, hanno pensato di mollare.
A tutte quelle aquile, che in alcuni momenti, si sono sentiti dei polli a un passo dal tritacarne.
E invece no, si ritorna a volare!

in aggiornamento